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Gli NFT stanno morendo?

Gli NFT stanno morendo? Non proprio. Il mercato sta semplicemente modificando le abitudini dei suoi consumatori. Ma non in modo diverso dall’economia in generale.

Da inizio maggio si è assistito ad un calo del numero di vendite degli NFT. A ciò ne consegue anche un abbassamento precipitoso dei prezzi di tutte le collezioni. 

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Volume di vendite NFT del primo trimestre 2022 – fonte Nonfungible.com

Ad esempio, dopo aver goduto di un prezzo iniziale di $400.000 ad aprile, i Bored Ape Yacht Club ora vengono acquistati per la metà. Simili cali sono stati visti in altre grandi collezioni di NFT.

Ad aggravare la situazione c’è anche una situazione non chiara dell’andamento delle criptovalute.

Cosa sta succedendo al mercato NFT?

Il pubblico da casa ha iniziato quindi ad interrogarsi se il mercato degli NFT stia crollando. La questione è però più complessa di così.

Infatti, gli NFT sono una tecnologia vecchia di 4 anni, a cui le persone hanno prestato attenzione solo nell’ultimo anno circa. Da sempre questo mercato viene sostenuto quasi interamente da investitori in criptovalute. Diventando un argomento mainstream vale la pena mettere in discussione la loro durata nel lungo termine.

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Utenti attivi nel mercato NFT nel primo trimestre 2022 – fonte nonfungible.com

“La volatilità è particolarmente pronunciata negli NFT perché il mercato è meno maturo e quindi più suscettibile ai cambiamenti nel sentiment degli utenti”, osserva Ethan McMahon, economista presso la società di analisi dei dati blockchain Chainalysis.

Tuttavia, ci sono pregiudizi troppo zelanti. Secondo le analisi di nonfungible.com il primo trimestre del 2022 presenta un significativo calo del volume del mercato NFT, con quasi il -50% delle vendite. Si può notare, tuttavia, che questo calo del volume delle vendite è accompagnato da un abbassamento molto più contenuto del volume di dollari scambiati (solo il 5% in meno). Questo è in gran parte dovuto a un aumento di quasi l’80% del prezzo degli NFT tra il quarto trimestre 2021 e il primo trimestre 2022.

Questo cosa sta a significare? Il calo del numero di NFT acquistati non è sintomatica di un possibile collasso del mercato: il denaro si è spostato su un piccolo insieme di NFT costosi piuttosto che disperso tra migliaia di quelli più economici.

Ad aprile, i trader si sono spostati su acquisti di NFT per 50-100ETH anziché su piccoli acquisti di migliaia di NFT dal basso valore. Il calo di vendite è anche sintomatico di una diminuzione del numero di utenti attivi nel mercato: i wallet attivi si sono infatti ridotti del 25%.

Il 2021 è stato largamente dominato dalla circolazione di asset di videogiochi (in particolare Axie Infinity). Questi token erano relativamente accessibili, all’ordine di un centinaio di dollari. La circolazione di questi beni è diminuita nel 2022, con un calo del modello Play to Earn. Allo stesso tempo, la speculazione nel segmento dei collectibles è cresciuta, con l’emergere e la crescita di nuove collezioni i cui prezzi sono esplosi (Azuki e CloneX in testa).

 

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Statistiche del mercato dal 2017 ad oggi – fonte nonfungible.com

Esempi selettivi di NFT acquistati per una somma enorme mesi fa e venduti per una frazione di quella ora sono ugualmente inutili. Gli NFT sono volatili, il che significa che il denaro si sposta rapidamente da una tendenza all’altra. È vero, il primo tweet del fondatore di Twitter Jack Dorsey è stato venduto per $2,9 milioni un anno fa e in un’asta di metà aprile ha ricevuto un’offerta massima di soli $280. Ciò significa che gli NFT stanno fallendo? Nella stessa settimana sono stati spesi centinaia di milioni per acquistare la collezione NFT firmato Moonbirds.

Come sta il mercato degli NFT ad oggi?

A seguito di quello che abbiamo scritto, non si può affermare che il marcato sia nelle stesse condizioni di gennaio 2022. Tuttavia c’è da considerare che l’economia in generale non se la passa benissimo.

Soffermandoci sulla visibilità complessiva dell’ecosistema NFT, secondo Google Trends, i volumi di ricerca intorno al tema dei token non fungibili è aumentato significativamente nel corso del 2021, raggiungendo il suo picco a gennaio 2022.

Da allora, il volume di ricerca intorno all’argomento ha continuato a diminuire e sembra essersi stabilizzato oggi intorno al volume di ricerca di ottobre 2021.
Questa tendenza al ribasso può essere spiegata da due ragioni principali:

  • il calo dell’interesse in seguito alla saturazione mediatica dell’argomento alla fine del 2021, insieme ad una tendenza in discesa della speculazione a seguito delle perdite registrate da molti acquirenti di NFT.
  • L’inizio del conflitto in Ucraina, che ha attirato l’attenzione mediatica.

Il grafico seguente, tratto da nonfungible.com, mostra la correlazione tra l’inizio del conflitto in Ucraina e il volume delle ricerche intorno alle NFT.

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Volume di ricerche su NFT (arancio) e Ucraina (blu)

Il mercato NFT è cresciuto di circa il 2.500% nel 2021, con $25 miliardi spesi rispetto a circa $94 milioni nel 2020. Nessuno potrebbe negare che la speculazione abbia creato una bolla NFT, che ad ora deve trovare una strada diversa per stabilizzarsi.

È successo lo stesso ad Amazon, le cui valutazioni sono salite alle stelle nell’era della pandemia. Le azioni della società lo scorso luglio hanno toccato $3.777, il doppio del prezzo pre-Covid, mentre ad oggi sono in calo.

Gli NFT non sono morti – l’esempio di Yuga Labs

Gli NFT, quindi, non sono morti. Ne è una prova schiacciante la nascita di Otherside, sviluppato dai creatori di Bored Ape Yacht Club.

Il 30 aprile è stato inaugurato questo nuovo metaverso, con poco meno di 1 miliardo di dollari spesi per le terre virtuali nei 10 giorni successivi. Diventa poi difficile dire che gli NFT siano stati solo una bolla speculativa destinata ad esaurirsi: quale mercato è capace di catalizzare 600 milioni di dollari di vendite in poco meno di 3 giorni? 

C’è ancora tanto lavoro da compiere però. Infatti questo lancio ha messo in evidenza alcuni dei punti deboli della blockchain, che stanno contribuendo alla flessione del mercato.

A causa dei problemi di efficienza di Ethereum, i trader hanno speso circa $200 milioni in commissioni di transazione (gas fee), comprese migliaia di dollari per tentativi di acquisto falliti.

Tuttavia, il prossimo metaverso evidenzia l’evoluzione degli NFT. I token non verranno usati solo come status symbol digitali: Yuga Labs spera di trasformare il suo marchio Bored Ape in un videogioco mainstream. E non è l’unico, poiché dozzine di creatori di NFT sperano di uscire da OpenSea ed arrivare nelle nostre case.

Il fatto che alcuni possano avere successo o meno dirà di più sulla futura evoluzione degli NFT.

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